L’umidità del terreno è generalmente dovuta all’acqua piovana proveniente dalla falda freatica.
Le opere murarie a diretto contatto con il terreno, quindi, sono soggette all'ingresso e alla diffusione dell’umidità in fondazione per capillarità, favorita dalla porosità di materiali come il laterizio.
Nel programmare un intervento di rimozione dell’umidità in fondazione, è bene considerare il tipo di terreno, il livello massimo della falda e se essa è costante o influenzata da eventi temporanei.
Terreni molto drenanti costituiti principalmente da sabbia e ghiaia, per esempio, smaltiscono l’acqua moto velocemente ma ne trasferiscono altrettanta alla struttura.
Nei terreni compatti e impermeabili, invece, la velocità di smaltimento è molto bassa con conseguente possibilità di formazione di invasi che portano a generare infiltrazioni nei locali interrati.
Anche il vapore può condensare sulla cosiddetta “parete fredda” e provocare condensa, anche se all'esterno si è provveduto ad inserire una buona impermeabilizzazione.
È quindi necessario prevedere un'adeguata protezione termica interna della struttura, nei locali privi di riscaldamento invernale.